lunedì 22 novembre 2010

2° Trofeo del Mediterraneo


http://www.youtube.com/watch?v=jPhssheQlw0


Due Sicilie, Gozo e Castellana si sono contesi il 2° trofeo del Mediterraneo lo scorso 23 settembre 2010 a Mercogliano (AV). Il trofeo, che si è svolto sotto l'egida della locale sezione del CONI e della NF-Board, ha visto la vittoria della squadra delle Due Sicilie allenata da Michele Riviello. Due Sicilie e Gozo erano reduci dal campionato mondiale per popoli senza VIVA Cup 2010 stato giocatosi proprio a Gozo lo scorso maggio.


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domenica 17 ottobre 2010

ASD Nazionale Calcio Regno delle Due Sicilie - Comunicato

ASD NAZIONALE CALCIO REGNO DUE SICILIE

COMUNICATO

Sono state portate alla nostra attenzione alcune voci circa asseriti ammanchi e appropriazione di fondi in relazione alla partecipazione della nostra squadra alla VIVA Cup 2010 a Gozo (Malta) lo scorso giugno.

A tale proposito si rammenta che:

1. il bilancio relativo (entrate ed uscite) è stato pubblicato on-line lo scorso 22 giugno 2010 sul sito www.duesicilie.org (dove è ancora disponibile) sotto il titolo "Resoconto finanziario della Nazionale";
2. Nonostante la correttezza della precedente gestione le spese per la trasferta a Malta sono state notevoli e la nuova gestione societaria si è trovata di fronte ad un debito che è stato risanato dai nuovi consiglieri che si sono tassati a tale proposito;
3. Non si capisce quindi a cosa si voglia far riferimento con tali dichiarazioni non rispondendo queste al vero, si ribadisce peraltro che la responsabilità formale e sostanziale di eventuali irregolarità ricade sul presidente allora in carica.

Si coglie l’occasione anche per rispondere ad alcune critiche in relazione a quanto apparso nel corso della puntata di Presa Diretta su Rai Tre intitolata "Fratelli d’Italia", nella quale si sono visti alcuni giocatori della nostra Nazionale cantare l’inno italiano:

1. I giocatori in questione hanno partecipato a titolo gratuito alla competizione dimostrando quindi un notevole attaccamento alla squadra che hanno servito con professionalità ed abnegazione;
2. Contrariamente alla direzione padana, che è stata vicina ai giocatori, la nostra direzione, nella persona dell’allora presidente, ha praticamente abbandonato i giocatori a loro stessi, salvo poi criticarli successivamente una volta conclusa la manifestazione.

Il Direttivo


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mercoledì 13 ottobre 2010

CASO "DIPLOMATICO": LA PADANIA NEGA LA RIVINCITA ALLA NAZIONALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE


I filoborbonici di mister Riviello avevano chiesto di rigiocare dopo la sconfitta al trofeo del Mediterraneo.

"Il direttivo della Nazionale del Regno delle Due Sicilie informa i tifosi, i sostenitori ed i simpatizzanti della nostra compagine sportiva che, dopo la vittoria del RDS al II trofeo del Mediterraneo del 23 settembre 2010, la compagine Padana non vuole incontrare e dare la "rivincita" alla nazionale RDS. Con buona pace dell’assessore allo sport lumbard. La nostra nazionale è oggi diversa da quella che ha partecipato ai mondiali di Gozo. Competitiva e formata da calciatori di alto livello selezionati dall’ottimo Mister Riviello".

Questo il testo del breve comunicato inviato dai responsabili del gruppo di comunicazione della Nazionale del Regno delle Due Sicilie alla notizia del rifiuto della rappresentativa padana (che come team manager ha il consigliere regionale della Lega Nord Renzo Bossi, figlio di Umberto, leader del partito ndr) di concedere la rivincita dopo la sconfitta per 2-0 subita nel corso del torneo vinto dai lombardi e che vide i filoborbonici piazzarsi ai piedi del podio.

La nazionale di calcio del Regno delle Due Sicilie nasce lo scorso dicembre 2008 da un’idea di Guglielmo di Grezia come veicolo tangibile dell’orgoglio di essere meridionali e anche come punto di unione dei vari movimenti meridionalisti sparsi per la penisola, sicuramente uno strumento mediatico di straordinaria efficacia che si spera renderà ancora piú popolari anche le idee meridionaliste dei fondatori della squadra.

La squadra ha esordito il 30 aprile 2009 al 1° Torneo Smarathon in un triangolare al quale partecipavano la rappresentativa della Padania campione mondiale in carica tra le nazioni senza Stato, e la squadra della cittadina di Darfo Boario Terme militante in serie D.

La squadra è iscritta quale unica rappresentante delle Due Sicilie nel NF Board, la federazione mondiale di calcio per "popoli senza nazione", ed ha partecipato al mondiale di Gozo (Malta) 2010 raggiungendo la semifinale , sconfitta per 2-0 dalla Padania - che annovera tra le sue fila anche l’ex bomber di Inter e Milan Maurizio Ganz - che poi vincerà il mondiale, ben figurando in questa prima apparizione internazionale.

Tra le punte di diamantedella nazionale borbonica figura l’esperto Pietro Capuccilli, centrocampista 36enne dalle spiccate doti offensive che vanta un importante passato professionistico in categorie superiori. Cappuccilli ha infatti vestito le maglie di Reggiana, Casertana, Fasano, Potenza, Frosinone, Vittoria, Rieti, Modica e Sant’Antonio Abate.

Autore: Gianluigi Noviello


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lunedì 11 ottobre 2010

Presa Diretta - 10/10/2010 FRATELLI D'ITALIA - La Nazionale del Regno delle Due Sicilie su Rai 3


http://www.youtube.com/watch?v=9qLHYOvmsSI

Presa Diretta 10 10 2010 Fratelli d'Italia
A 150 anni dall'Unità d'Italia, siamo ancora un popolo?
Per rispondere a questa domanda PresaDiretta ha scelto di compiere un viaggio sulle tracce dei Mille, da Bergamo (la città che ha fornito più uomini alla spedizione) fino a Caprera (l'isola dove Garibaldi è morto), passando per Roma, Venezia, Napoli e Palermo.
Il viaggio intreccia i sentimenti identitari degli italiani con le condizioni economiche dei territori. Ne esce il quadro di un paese profondamente diviso, tra Nord e Sud, dove le rievocazioni risorgimentali diventano l'occasione per antiche e nuove rivendicazioni economiche.
Si va dalla Festa della Repubblica, disertata dai ministri leghisti, fino al concepimento di una sorta di Lega del Sud: il Partito del popolo siciliano. Dalla partita di calcio Padania contro Due Sicilie, fino alle rivendicazioni neo borboniche dei movimenti napoletani, dalla crisi dell'industria al Nord che lascia gli operai senza lavoro, alla situazione tragica delle Asl campane, dove o si pagano gli stipendi o si pagano i fornitori.
FRATELLI D'ITALIA è un racconto di Alessandro Sortino.

In questa puntata va in onda anche un aggiornamento a un anno e mezzo dal terremoto in Abruzzo:
ancora non è chiaro se ci siano i fondi per la ricostruzione, mentre gli albergatori della costa che hanno ospitato i senza tetto e le imprese che hanno iniziato a restaurare le case meno danneggiate stanno ancora aspettando i pagamenti.
Un racconto di Alessandro Macina e Elena Stramentinoli.


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sabato 2 ottobre 2010

Il Presidente Onorario della Nazionale di calcio del Regno delle Due Sicilie, il compatriota Nicola Zitara è tornato alla Casa del Padre.




I dirigenti, tecnici e giocatori della Nazionale di Calcio del Regno delle Due Sicilie porgono le più sentite condoglianze alla Famiglia Zitara per la perdita del Presidente Professore Nicola Zitara.

Postiamo il commovente articolo che lo scrittore Pino Aprile ha scritto in ricordo del Professore Nicola Zitara .


NICOLA ZITARA, UN MAESTRO


di Pino Aprile

Nicola Zitara ha ceduto. Quando un maestro muore, il suo insegnamento rimane; per questo non si può dire che i maestri muoiano mai, davvero. Zitara aveva scritto "Unità d’Italia: nascita di una colonia" e "Memorie di quando ero italiano". Ma con i suoi articoli aveva lucidamente spiegato, sino all’ultimo, in quali modi l’economia tiene soggette regioni della Terra condannate a ruoli subordinati. Come il nostro Mezzogiorno. È stato guida di molti. Lessi il suo primo libro che ero poco più di un ragazzo; ma lui lo incontrai solo pochi mesi fa, a casa sua, a Siderno. Mi raccontò una storia che mi parve metafora della storia dei meridionali, dall’Unità a oggi. Era felice e sorpreso del successo di Terroni: «Vuol dire che c’era chi aspettava di sapere, chi è interessato alla nostra storia», diceva. «Dopo tanto tempo, non ci credevo più». Quando uscii da casa sua, scrissi qualcosa, per fermare i pensieri di quell’incontro. Eccoli.
«Ti vuole conoscere», mi dicono. Nicola Zitara è ormai un esserino scarnificato, nel letto che condivide con il cancro che lo sta uccidendo; i tubicini che escono dalle lenzuola nascondono l’indecenza del male sotto il letto. Ma gli occhi, nerissimi, enormi olive senza distinzione di colore fra pupilla e iride, sono di vivezza e intelligenza giovani e roventi. Gli porgo la mano. «Gira da quest’altra parte», fa, «voglio abbracciarti. Sei stato bravo». I suoi allievi ed estimatori lo venerano, solleciti e discretissimi. Quando escono, per lasciarci soli, li segue con lo sguardo: «Tutto questo affetto, queste attenzioni…», mormora, «non credi che stia ricevendo più di quel che merito, proprio mentre me ne vado?». È come se osservasse la sua condizione da estraneo. «Ti dà fastidio se fumo?». Non rinuncia. E perché dovrebbe, a questo punto?
Mi parla del libro che è riuscito a scrivere, nonostante la chemio, i lunghi periodi di inabilità non solo fisica, la scomodissima infermità che gli rende difficili movimenti minimi, persino raggiungere il pacchetto di sigarette (e ti precede, per evitare di essere aiutato), figurarsi i libri che rendono l’intera casa e persino la stanza-ospedale un unico, contorto corridoio di biblioteca. Sta correggendo le bozze: «Ma non riesco a licenziare più di venti pagine al giorno». Gli è difficoltoso pure leggere, lo aiutano la moglie, la figlia, che custodiscono il congiunto come un bene pubblico loro affidato dalla comunità.
Ha ricostruito oltre due secoli di politiche bancarie e finanza, sino agl’inizi della nostra storia unitaria e della spoliazione scientifica del Sud. «È necessario anche fare un’antologia della malefatte a danno del Mezzogiorno», dice. «Io non potrò. Devi farla tu. Tu e uno storico; tu per la capacità divulgativa giornalistica, lo storico per il dettaglio documentale, la cui ricerca potrebbe riuscirti troppo dispendiosa». Non so se si rende conto che sono vuoto, in questo periodo, incapace di pensare e fare: aspetto che dal sentire confuso emerga l’idea che porrà le altre in secondo piano. Non rispondo.
Finiamo per parlare di identità; e mi racconta una storia. «Ero giovane, insegnavo a Cremona, ero solo; e feci amicizia con un collega di qualche anno più giovane, ne avrà avuti 26, 27. Era figlio di un calabrese che non era più tornato nella sua regione. E della quale, lui non sapeva niente. Ne apprendeva da me. Quando tornai giù, mi seguì; lo accompagnai a Sant’Eufemia d’Aspromonte, il paese della sua famiglia. Immagina cos’era più di mezzo secolo fa, con gli escrementi delle greggi per le strade, le misere case di pietra. E lui incontrò, per la prima volta, i suoi cugini: era un professore del Nord, ben vestito, di forbito parlare; i parenti erano analfabeti, poveri, mani callose e sporche di terra e lavoro, sudore; intimiditi dal giovin signore che avevano di fronte. Lo portarono dinanzi alla casa che era stata del nonno, quella da cui era partito suo padre. E lì accadde qualcosa che ancora oggi mi sconvolge», e mentre lo dice, due rivoletti, gli scorrono dagli occhi sulle guance («Non badarci», si giustifica, «succede ai vecchi»). «Il mio amico cominciò a tremare, si avvicinò alla porta, si mise in ginocchio e scoppiò a piangere, con il viso fra le mani. Rimanemmo tutti muti, i suoi stupiti e ritrovati parenti e io. Tornò altre volte. E, infine, riportò al paese anche suo padre».

Pino Aprile

Fonte : www.pinoaprile.it

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lunedì 27 settembre 2010

La Squadra delle Due Sicilie si aggiudica il Trofeo

2° Trofeo del Mediterraneo, Mercogliano (AV)
Sconfitta in finale la nazionale gozitana


Anche quest’anno, nella magnifica terra irpina, si è svolto il Torneo del Mediterraneo, triangolare al quale hanno partecipato due rappresentative affiliate alla N.F.-Board (L’associazione sportiva mondiale per Nazioni senza Stato, non riconosciute dalla FIFA), le Due Sicilie e la rappresentativa di Gozo (Gozo Football Association, proveniente dalle isole maltesi) e una rappresentativa del campionato regionale campano, la S.C. Castellana di Mercogliano (AV).
Gozo e Due Sicilie erano reduci dalla VIVA Cup svoltasi a Malta nello scorso maggio.

A livello direttivo, per l’N.F.-Board era presente Jean-Pierre Iermoli del Comitato Direttivo, per la ASD Due Sicilie il presidente Guglielmo Di Grezia, per la Gozo Football Association il presidente Alvin Grech e il segretario generale Joe Bajada.

Nell’ambito della manifestazione il 22 settembre c’era anche stato un incontro con Pino Aprile, l’autore di "Terroni" che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di cui parleremo in altro articolo.

Si è trattata di una festa dello sport che ha visto duosiciliani e gozitani fraternizzare e che certamente ha aperto la strada a future collaborazioni anche in ambito culturale.

Gli incontri, presso lo Stadio Comunale di Mercogliano, erano previsti in successione trattandosi di incontri di 45 minuti ciascuno, in modo che ciascuna squadra giocasse complessivamente per i regolamentari 90 minuti. Le ostilità, si fa per dire, si sono aperte alle ore 15:30 tra Gozo e Castellana partita che i gozitani hanno vinto agevolmente per 4 a 0. E’ entrata poi in campo la rappresentativa delle Due Sicilie che ha battuto a sua volta la Castellana per 6-0. Nonostante la sconfitta la Castellana ha messo in mostra giovani giocatori di buon livello che in alcuni casi hanno contrastato efficacemente le piú titolate avversarie.

L’incontro clou della serata è stata quindi la finale tra Due Sicilie e Gozo che ha visto il prevalere dell’équipe duosiciliana, ottimamente condotta dall’allenatore Michele Riviello e dal suo secondo Gianfranco Napolitano, che si è portata in vantaggio con due gol, uno al 18° minuto e l’altro al 31°, dovendo però poi subire il ritorno dei gozitani che sono riusciti ad accorciare le distanze al 38°. Sono seguite fasi concitate che hanno anche visto l’espulsione di un giocatore del Gozo, la squadra duosiciliana è riuscita comunque a contenere agevolmente gli attacchi chiudendo la partita meritatamente in vantaggio ed aggiudicandosi cosí per la prima volta il Trofeo del Mediterraneo.


Formazioni

DUE SICILIE (finale)
Raffaele Gragnaniello (portiere), Antonio Cozzolino (difensore), Alberto Savino (dif.) [dal 15’ Giovanni Langella], Genny del Buono (dif.), Massimo Russo (dif.), Raffaele Russo (centrocampista), Roberto Palumbo (centroc.) [dal 15’ Alfonso Iennaro], Raffaele De Martino (centroc.), Marco Tofano (centroc.), Fabio Sperandeo (attaccante), Vincenzo Varriale (att.) [dal 30’ Benvenuto Palmieri].

Marcatori (finale)
Sperandeo (Due Sicilie) 18’ - 31’; John Camilleri (Gozo) ca. 38’.

Formazione delle Due Sicilie contro la Castellana (in parentesi i marcatori)
R. Gragnaniello, R. De Martino, M. Russo, A. Iennaro, G. Langella, R. Russo, F. Sperandeo [31’ - 35’], A. Savino, M. Tofano [27’], A. Cozzolino, Cristian Cioce (att.) [10’ - 15’]. V. Varriale [40’].

Michele RIVIELLO Allenatore e Selezionatore, Gianfranco NAPOLITANO Allenatore in seconda, Nicola ZITARA Presidente Onorario, Guglielmo DI GREZIA Presidente facente funzioni (Vice-Presidente), Nicola ZAVAGLIA Segretario, Carmine COLACINO Addetto Stampa.

(Club di origine dei giocatori delle Due sicilie: Crotone, Lecce, Marcianise, Juve Stabia, Potenza, Matera, Paganese, Scafatese, Vibonese, Angri, Anania).

GOZO F.A.
Mark Grima (portiere), Mark Muscat (mediano), Johnny Camilleri (att.), Josmar Vella (dif.), Rodney Buttigieg (att.), Manuel Xerri (dif.), Anthony Portelli (med.), Milos Stojanovic (med.), Michael Bezzina (med.), Mario Azzopardi (dif.), Alex Tramboo (dif.), Manuel Cordina (att.), Kenneth Mercieca (med.).

Alex SPITERI Allenatore, Carmel BALLUCI Magazziniere, Elvin GRECH Presidente, Joe BAJADA Segretario Generale e arbitro, Yvonne CAMILLERI Assistente Segretario Generale.

S.C. CASTELLANA
Daniele Siccardi, Ciro Di Grezia, Vincenzo Giacco, Giuseppe Sasso, Antonio Sarti, Carmine Ziccardi, Emanuele Galluccio, Carmine Corrado, Ciro Brosca, Mario Tirri, Giuseppe Broggi, Maurizio Di Gaeta, Marco Petrozziello, Michele Vitiello, Alessio Festa, Michele Di Grezia, Domenico Barbieri, Andrea Cecchetti.
Michele DI GREZIA Allenatore, Elisa SARTI Presidente, Antonio SARTI Vice-Presidente.


GOZO - CASTELLANA 4-0

Uno dei gol del Gozo, Castellana in maglia bianca, Gozo gialla.

arbitri, con Mr. Bajada (al centro) della Gozo Football Association


DUE SICILIE - CASTELLANA 6-0

Castellana in maglia gialla, Due Sicilie bianca.

Uno dei gol delle Due Sicilie


DUE SICILIE - GOZO 2-1

La prima rete delle Due Sicilie (in maglia bianca)


Le Due Sicilie in azione


DUE SICILIE


GOZO


PREMIAZIONE

Due Sicilie, vincitrice del torneo del Mediterraneo. A sinistra il presidente della ASD Due Sicilie Guglielmo Di Grezia

Gozo, premiazione.

Castellana, premiazione.


Mr. Jean-Pierre Iermoli, N.F.-Board, durante le premiazioni.

Foto C. Colacino, liberamente utilizzabili citando la fonte.



Foto V. Cherpantier, liberamente utilizzabili citando la fonte.

Fonte :DueSicilie.org

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giovedì 23 settembre 2010

La Nazionale Del Regno delle Due Sicilie si impone nel II Trofeo del Mediterraneo



Ottima prestazione della Nazionale di calcio del Regno delle Due Sicilie che trionfa vincendo meritatamente il II Trofeo del Mediterraneo svoltosi oggi a Mercogliano.

Ecco il tabellino delle gare:

RISULTATI:

GOZO-CASTELLANA 4-0
RDS -CASTELLANA 6-0
RDS -GOZO 2-1


I nostri complimenti alla squadra e a tutto lo staff della Nazionale per questa importante vittoria.


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venerdì 17 settembre 2010

martedì 27 luglio 2010

NUOVO ORGANIGRAMMA SOCIETARIO E COLLABORATORI DELLA NAZIONALE DI CALCIO DEL REGNO DELLE DUE SICILIE



NUOVO ORGANIGRAMMA SOCIETARIO APPROVATO DALL'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 11 LUGLIO 2010 E SUCCESSIVA DEL 26 LUGLIO 2010




Presidente Onorario
Nicola Zitara

Vice Presidente (facente funzione)
Guglielmo Di Grezia



Segretario
Pasquale Zavaglia

Consigliere
Carmine Colacino (addetto stampa)

Consigliere
Francesco Incarnato


Collaboratori:

Web Master
Natale Cuccurese
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venerdì 16 luglio 2010

Intervista all’allenatore ed al vice-allenatore della Nazionale

Entrambe le interviste effettuate prima del match Due Sicilie-Padania, con queste si chiude il ciclo delle interviste, il prossimo video sarà relativo alle partite del mondiale di Gozo, e sarà messo online appena pronto.







lunedì 5 luglio 2010

Intervista al presidente della Nazionale - VIGILIA DELLA SEMI-FINALE DUE SICILIE-PADANIA


Iniziamo la presentazione dei filmati e interviste girate nel corso della Viva World Cup 2010 a Gozo e relative alla nostra Nazionale, con un’intervista al presidente della Nazionale girata alla vigilia della semifinale con la Padania (l’intervistatore è presumibilmente di Radio Padania). Altre interviste e filmati delle partite saranno pubblicati non appena montati. Il filmato è pubblicato su YouTube.





Gozo VIVA Cup 2010 - Vigilia della semi-finale Due Sicilie - Padania: intervista al presidente della Nazionale delle Due Sicilie (intervista di Radio Padania, riprese Nazionale Regno Due Sicilie).
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lunedì 21 giugno 2010

Radio Hinterland del 18 giugno...


Ospiti della puntata Romano La Russa (PDL), Maurizio Martina (PD), Roberto Fiorentini (direttore Tele Padania), Alberto Figliolia(giornalista) , Leo Siegel (commissario tecnico squadra Padania), Guglielmo Di Grezia (vicepresidente squadra Regno delle Due Sicilie), Viviana Da Busti (resp. Area previdenza IRSA) .

conduceGabriele Pugliese
inviato facebook Claudio Paselli
regia Federico Marin

Per ascoltare la puntata,

cliccare su leggi tutto e successivamente sul nome del file

Leo Siegel e Guglielmo Di Grezia

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mercoledì 16 giugno 2010

INTERESSANTE INTERVISTA SU RADIO HINTERLAND A GUGLIELMO DI GREZIA





Ospiti della puntata Attilio Paparazzo (segr. prov FLC), Enzo Raisi (deputato PDL), Ivan Rota (deputato IDV), Davide Boni(Lega Nord), Giannino Della Frattina (giornalista - Il Giornale), Gianni Barbacetto (giornalista - Il Fatto), Guglielmo Di Grezia (vicepresidente squadra Regno delle Due Sicilie) .


conduce Gabriele Pugliese

inviato facebook Claudio Paselli


regia Federico Marin

Per ascoltare la puntata,
cliccare su leggi tutto e successivamente sul nome del file








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mercoledì 9 giugno 2010

Il "loro" nervosismo certifica la nostra più grande vittoria.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
( Mahatma Gandhi)

Il principio alla base della partecipazione della nostra Nazionale al Mondiale di Gozo 2010 è che il nostro è un Popolo senza Stato e, cioè, un Popolo conquistato e sottomesso.
Con l'accettazione da parte dell'Organismo Internazionale della nostra squadra, è come se si fosse certificato dopo 150 anni che noi abbiamo subito un'invasione.
E già questo non è cosa di poco conto.
Infatti la conferma di quanto sopra, è certificata dal "loro"livore e nervosismo, come si evince dall' articolo sul Corriere della Sera e dal servizio del TG5 , che scaturisce dalla sola nostra partecipazione.
Potevamo anche non giocare, ormai avevamo raggiunto l'obiettivo .
In più l'ottimo risultato sportivo raggiunto, cioè vittoria con la Provenza e la semifinale contro la Padania alla prima nostra partecipazione, certifica ancora di più la bontà del progetto e la forza delle istanze che lo sostengono.
Critiche e prese in giro non ci interessano, la presenza della Nazionale al mondiale 2010 è un vero e proprio riconoscimento internazionale, dopo 150 anni, e "loro" lo sanno.

La strada verso la verità è lunga e passa anche attraverso queste iniziative sportive.

Ecco il servizio andato in onda sul TG5 edizione delle 20 di sabato 5 giugno 2010:

REGNO DELLE DUE SICILIE vs PADANIA (mondiali "VIVA 2010")

http://www.youtube.com/watch?v=Z5s0fYMcyQY
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martedì 8 giugno 2010

Un grazie di cuore - dal vicepresidente della Nazionale delle Due Sicilie

La partecipazione al Mondiale Viva della N. F. Board di Gozo ha segnato una pagina importante per tutti noi. Al di là dei risultati (insperati alla vigilia), è successo qualcosa di meravigliosamente importante. Per la prima volta dopo 150 anni, siamo apparsi come Nazione. Questo è l’inizio di un movimento di coscienza molto piú grande e che sarà negli anni a venire sempre piú incalzante. Il primo passo è stato fatto, ora starà a tutti noi proseguire nella giusta direzione. La liberazione della nostra Terra è iniziata, il riscatto della Patria sarà inesorabile.

Un grazie particolare va alla dirigenza, alla squadra, all’allenatore e a tutte quelle persone che hanno creduto nel progetto contribuendo fattivamente, i loro nomi rimarranno nell’albo dei benefattori ad imperitura memoria. Altro non saprei dire se non un grazie a tutti voi.

Guglielmo Di Grezia

sabato 5 giugno 2010

Quarto posto finale per la nostra formazione al Mondiale di Gozo 2010


La Nazionale del Regno delle Due Sicilie chiude al quarto posto questa sua prima apparizione al Mondiale di Gozo 2010.
L'Occitania ha infatti prevalso nella finale, per il terzo - quarto posto, disputata nel primo pomeriggio di oggi per 2-0 contro una Nazionale Regno Due Sicilie in cui il Mister ha , giustamente, dato spazio a chi fino ad ora non aveva avuto la soddisfazione di poter scendere in campo, interpretando così la partita col giusto spirito decoubertiniano.

La finale disputata questa sera ha invece visto la conferma per la terza volta consecutiva come Campione del Mondo della Padania, che in una combattutissima finale è riuscita ad imposi al Kurdistan per 1-0.

Per la nostra Nazionale un quarto posto insperato alla vigilia, che auspichiamo sia addirittura migliorabile, con una maggior esperienza internazionale, dalle prossime apparizioni.
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Sul Corriere della Sera di oggi: E i figli di Bossi celebrano i l trionfo sui borbonici

A Gozo la «Padania» batte il «Regno delle Due Sicilie»: «È questo il nostro Mondiale»

DAL NOSTRO INVIATO

GOZO (Repubblica di Malta) — Al tramonto, su un campo spazzato dal vento, un campaccio di sabbia e malefici ciuffi d'erba, abbiamo visto la nazionale della Padania battere il Regno delle Due Sicilie per 2 a 0 e raggiungere così, per il terzo anno consecutivo, la finale dei Campionati del mondo riservati ai «Popoli senza nazione». I borboni hanno, di fatto, perso nell'intervallo. Quando nello spogliatoio accanto è entrato Renzo Bossi, il figlio prediletto del Senatur, il ragazzo che ancora qualche sciocco si ostina a chiamare «la trota» — come, in effetti, suggerì però di definirlo il padre, che detesta la metafora dei delfini — e che invece dovreste vedere come sta, e con quale piglio, nel ruolo del piccolo team-manager. Il Renzino ha chiuso, con una certa energia, la porta dello stanzone. Poi, con lo sguardo torvo, si è rivolto ai suoi giocatori: «Allora, forse non ci siamo capiti: qui la sconfitta non è prevista. Mi sono spiegato, sì o no?».

Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie Padania-Regno delle due Sicilie

Seduti e mortificati lo ascoltavano, nelle casacche verdi zuppe di sudore, suoi coetanei che giocano, con modesta fortuna, in serie C, ma anche in categorie inferiori. Ragazzotti di Bergamo, Brescia, Novara. Tutti finiti, per un corto circuito un po' mediatico e molto politico, nel frullatore. Con il quotidiano del partito, la Padania, che ha spedito un inviato a scrivere due pagine al giorno, pagelloni compresi. Con il presidente della squadra, il deputato Consiglio Nunziante, che ha la faccia buona di uno disposto a perdere con tutti, tranne, è chiaro, che con i terroni eredi di Franceschiello (Francesco II di Borbone). E poi con lui, proprio lui, l'Umbertone, il severo gran capo, che per la prima volta ha deciso di mandare in giro da solo il suo rampollo, e per giunta qui, ben più a Sud di Palermo, insieme agli altri due fratelli: Roberto, di 19 anni, e Sirio, di 15. Si può deludere un papà? I ragazzi della Padania tornano in campo assai motivati. Sugli spalti, poche raggelate amiche della squadra di calcio femminile (guidate da Sandro Pietro Mazzola, figlio di Sandro, l'ex capitano dell'Inter). Quattro turisti della Bassa che, con sandalone e pantalone corto al ginocchio — chiamato con orgoglio «pinocchietto» — al secondo fallo non sanzionato a loro favore, simpaticamente urlano all'arbitro di origine curda, il signor Asad Hatam: «Uè! Ti sarai mica ingoiato il fischietto, brutto extracomunitario?!...».

Prima, durante gli inni nazionali, sulle note di «Va' pensiero», erano molto composti, con la mano al cuore e gli occhi lucidi. Panchina del Regno delle Due Sicilie assai rumorosa. Fischi, grida, una bella tarantella. I padani ad un certo punto hanno fatto entrare persino Maurizio Ganz, l'ex calciatore professionista noto perché segnava sempre: non ha perso il passo, e infatti è lui che mette dentro il pallone del raddoppio. Gianluca Esposito, 33 anni, il capitano dei borboni, alza gli occhi al cielo: un passato tra Perugia e Ancona, l'ultima stagione a Venafro, migliore in campo. Fuori, a tratti strepitoso, il suo presidente: Antonio Pagano, 72 anni, ex avvocato ed ex generale della Folgore, che decise di fondare la nazionale delle Due Sicilie appena sei mesi fa, una sera, in pizzeria. Si presenta con un facsimile del nuovo passaporto e persino con una banconota da 1 ducato. Foto, risate, sembra una provocazione. Poi, davanti alle telecamere, si mette la faccia seria e dice: «Vuol sapere cosa penso di Garibaldi? Penso che sia un criminale. Ha autorizzato stupri, saccheggi, fucilazioni. Perché mi guarda così? È tutto storicamente provato...». Il suo allenatore, Michele Riviello — «in realtà ho lasciato l'attività agonistica e adesso lavoro in un'azienda di autotrasporti» — ascolta e fa una smorfia. Ha altro a cui pensare. Squadra assemblata in pochi giorni: giocatori arrivati da Cisterna, Latina, Sezze, Maddaloni, Caserta, Capua, Nola. Tutti venuti qui per divertimento, e per starsene una settimana al mare. Lo ammettono felici. A cominciare da Esposito, il capitano: «Io, per altro, voto Pd». Più incertezza sulle dichiarazioni di voto dei padani. Ganz, netto: «Io mi riconosco nella Lega». Ma lui è Ganz. Altri scuotono la testa. Uno grande e grosso, con voce tremante, fa il vigliacchetto e nega di aver detto che lui nemmeno vota.

Il clima intorno alla squadra, del resto, è un po' teso. L'assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, propone di istituzionalizzare questa partita, Padania-Regno delle Due Sicilie, e renderla così l'evento di ogni 2 giugno. Renzino Bossi è sincero: «Per noi il calcio è uno sport, l'indipendenza della Padania non c'entra... Naturalmente sappiamo bene che lo sport può veicolare storia e tradizione...». Poi ha telefonato al papà. Si è messo in un angolo, nella penombra. Dicono che il Senatur fosse molto soddisfatto. Vorrebbe venire a vedere la finale con il Kurdistan, ma deve restare a Milano, per presenziare ad un'altra finale, quella di Miss Padania. «Magari però il prossimo anno facciamo a cambio, eh?».

Fabrizio Roncone
05 giugno 2010

Fonte:Corriere della sera
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venerdì 4 giugno 2010

LA NOSTRA NAZIONALE ESCE A TESTA ALTA DALLA PARTITA CONTRO I CAMPIONI IN CARICA DELLA PADANIA : PADANIA - REGNO DUE SICILIE 2-0




Ottima partita della nostra squadra, che dopo avere sciupato, nel corso dell'incontro, parecchie azioni favorevoli, cede solo nel finale alla Padania, campione del mondo in carica.
Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0 , con un netta predominio dei gladiatori giallorossi, nel secondo tempo, dopo l'ennesima clamorosa occasione sciupata, a porta vuota, i nostri sono stati puniti dalla ripartenza padana, come capita spesso nella più classica legge del gioco del calcio.
La Padania è stata più concreta e ha quindi segnato al 18° del secondo tempo (un goal "liberatorio" secondo il commentatore di Radio Padania) e ha poi raddoppiato all'88 con Ganz, mentre i nostri, sbilanciati in avanti all'affannosa ricerca del pareggio, lasciavano ampie praterie a disposizione dei contropiede degli atleti in magia bianco-verde.
I nostri giocatori sono quindi mancati in fase conclusiva, peccato perché la Padania era chiaramente alla nostra portata. Ma ancora una volta, come nella partita d'esordio, la poca esperienza a questi livelli mondiali da parte della nostra equipe ha inciso, forse più del dovuto, sul verdetto finale. Questo non toglie comunque i meriti della Padania che si è dimostrata squadra più quadrata ed esperta.
Un'utile esperienza per la nostra squadra che, siamo certi, fra due anni al mondiale che sarà organizzato in Kurdistan, potrà ambire seriamente a salire ancora più in alto, dopo avere comunque raggiunto un risultato assolutamente prestigioso e insperato in questa prima apparizione mondiale.
Ora ci aspetta la finale di domani per il terzo posto contro la perdente di Kurdistan - Occitania.
Tornare a casa con una bella medaglia di bronzo sarebbe il coronamento ad un mondiale 2010 disputato in modo semplicemente fantastico da tutta la nostra equipe.
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La radiocronaca di Due Sicilie-Padania in diretta dalle 17,30 su Radio Padania


La radiocronaca della partita Due Sicilie-Padania in programma oggi alle 17:30, prima semifinale della Viva World Cup 2010, sarà trasmessa in diretta da Gozo (Malta) da Radio Padania, che è ascoltabile su quasiasi computer (PC o Mac) collegandosi alla loro pagina.

Vedi on line : Link a Radio Padania
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giovedì 3 giugno 2010

IN ATTESA DELLA "PARTITA DEL SECOLO" DI VENERDI' 4 GIUGNO LA PADANIA PARLA DI NOI : INTERVISTA CON GUGLIELMO DI GREZIA

Gozo - «Un sogno diventato realtà». Ed eccola qui: la nazionale del Regno delle Due Sicilie. Prima volta a un mondiale per nazioni non riconosciute. Grazie soprattutto a Guglielmo Di Grezia da Mercogliano (Avellino).

«Avevamo saputo della Lapponia. Poi una sera in pizzeria in compagnia di quattro amici di infanzia, ci siamo messi a parlare della vittoria della Padania». Era l’agosto 2008. «Gli dissi: ma perché non proviamo anche noi. Ed eccoci qui... ».

A dicembre il blitz in via Bellerio «a chiedere come fare per partecipare ai mondiali nf board». Quindi l’incontro con Siegel e Claudio Gallo. Infine la registrazione della squadra, l’8 dicembre 2008. «Che è anche la festa della patrona delle due Sicilie, l’Immacolata concezione».

Perché anche loro si sentono una nazione. «Attualmente occupata. Francesco secondo di Borbone non firmò mai l’armistizio ... ». ricorda con un sorriso Di Grezia che accusa tutto e tutti: oggi Roma, ieri i Garibaldini, per «aver affossato il Sud». Figuriamoci l’Unità d’Italia .. «Un male» perché «fatta male. Nel modo peggiore ... ».

«Allora - ci spiega Di Grezia che tra le mani gira e rigira il libro di Pino Aprile dal titolo ’Terroni" - si poteva fare subito il Federalismo. Eravamo ad armi pari, Nord e Sud. Nostri i cantieri navali di Castellammare di Stabia primi in Italia. Invece dopo l’Unità hanno spostato tutto l’asse verso il Nord. Penso alla produzione della ghisa (opificio di Pietrarsa) o l’acciaio a Orgiana». Ma lui non ce l’ha con la Padania e la Lega. Anzi. Un Bossi al Sud? «Ci manca. Ma gli tarperebbero subito le ali. Quelli di Roma ... », sentenzia senza mezze misure.

E allora ecco che il calcio diventa la metafora nella ricerca della libertà. Un gruppo di giovani atleti che credono nella loro terra, che hanno voglia di riscatto e di riscoprire la propria identità e rivendicare, come oggi fa il Nord grazie alla Lega, la propria autonomia territoriale. Di una nazione che va da Civitella del Tronto (Abruzzo) sino alla siciliana Pantelleria: eccolo il regno delle Due Sicilie.

«Chiediamo solo la possibilità di camminare con le nostre gambe. E per farlo c’è bisogno di mandare a casa una classe dirigente che ha fatto solo i propri interessi». Ma oggi, come ieri. la storia racconta ancora di un Sud mortificato dal clientelismo e dall’assistenzialismo. Da «un’Unità di Italia che ha creato le mafie». «Crispi - spiega Di Grezia - parlò e trattò coi picciotti per lo sbarco di Garibaldi. Ma perché nessuno si domanda come mai tra i garibaldini ci furono solo otto morti. Eppure avevano contro 100 mila soldati armati fino ai denti ... ». Tradotto: questa Unità, per come è nata e cresciuta negli anni, ha fatto fare il salto di qualità alla criminalità. «Da ladri di polli si sono trasformati in estorsori, assassini, nei padroni dell’ordine pubblico». Ricorda ancora Di Grezia, portando un sentire comune della sua gente: «Quando Garibaldi arrivò a Napoli, nella città liberata, dal balcone della piazza, durante il discorso al popolo, aveva alla sua destra tale Tore ’e Crescenzo, allora capo della camorra». Tutto scritto, tutto vidimato. Da quel giorno la criminalità iniziò un’escalation che oggi l’ha portata ad essere una delle piú grandi imprese per fatturato del mondo.

Ecco perché in una parte del Sud, i garibaldini sono ancora oggi visti come una iettatura. «E poveracci anche loro che vennero giú in cambio della promessa di una terra da coltivare che non ricevettero mai. Fregati anche loro come noi del Sud ... », scherza Di Grezia secondo cui si stava meglio «al tempo del Regno delle Due Sicilie».

Sarà anche vero. Ma intanto qui a Gozo sono venuti non per fare politica ma per vincere i mondiali. Ci proveranno ben sapendo di aver già vinto qualcosa di piú importante: l’aver messo insieme giovani e meno giovani attorno a un progetto identitario. Poco o tanto: si vedrà.

Certo, servono, i soldi.

Sempre. Anche per spedizioni sportive come queste. E allora grazie «al nostro sponsor Amenduni: macchine olearie di Bari. E a quanti hanno già aderito via internet alla sottoscrizione popolare per finanziare la trasferta. C’è gente che guadagna 700 euro la mese e ha versato chi dieci chi venti euro ... vede: in tanti ci credono». La nazionale del presidente Antonio Pagano, ex generale dell’esercito, diventa uno stimolo per una ritrovata cultura identitaria. Magari anche una spinta. indiretta, a quel partito del Sud fondato da Antonio Ciano nel 2007 a Gaeta.

Perché oggi «il Mezzogiorno politicamente non è rappresentato. Ci sono i politici, sia chiaro, ma pensano a loro stessi. Non alla nostra gente. Guardate cosa sta succedendo con Termini Imerese».

Anni 80 - è sempre Di Grezia che parla - allora ministro degli esteri «era Susanna Agnelli: andò in Africa, Algeria. Tunisia, Marocco per dire di comprare le loro auto, le loro Fiat. Gli risposero va bene. Ma cosa ci date in cambio? Tolsero i dazi sui prodotti ortofrutticoli, mettendo in ginocchio tutte le produzioni del nostro Sud». «Era una baia bellissima quella di Termini. Lo Stato l’ha regalata alla famiglia Agnelli. E ora ci ripresentano un nuovo conto dopo che per venti anni ci hanno lavorato dentro generazioni di ragazzi. Adesso non è più competitiva. Lo è invece la Polonia ... ». Ma la cosa che rende più triste Di Grezia è che «anche in questo caso nessuno politico del Sud ha fiatato ... ». Una classe dirigente che «ha svenduto, dopo l’Unità di Italia, la nostra storia. Ci hanno tolto tutto per seppellirci di scorie. Così le nostre migliori risorse le mandiamo al Nord o all’estero. E per vivere li spediamo a morire a Nassirya ... ».

E come «nella stalla, dopo che le mucche hanno sgravato due, tre, quattro volte, se non ci sono nuove giovani fattrici, tutto muore, così il Sud sta sparendo». E dove l’unica via di uscita «è la libertà. Abbiamo agricoltura e turismo. Puntiamo su questo. E mandiamo a casa una classe dirigente che con la nostra terra non ha nulla a che fare ... ». «La storia - chiosa Di Grezia ci ha insegnato che già una volta ci portarono via tutto».

mercoledì 2 giugno 2010

CLAMOROSO: LA NAZIONALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE IN SEMIFINALE ALLA SUA PRIMA APPARIZIONE AL MONDIALE DEI POPOLI SENZA STATO


Grazie alla bellissima vittoria di ieri contro la Provenza e alla vittoria di oggi del Kurdistan contro la Provenza per 3 a 2 , la Nazionale del Regno delle Due Sicilie accede alla semifinale di venerdì 4 giugno contro la Nazionale della Padania detentrice del trofeo, in una partita che, prima dell'inizio del mondiale, tutti auspicavamo di poter disputare.

Complimenti quindi a tutti i componenti della nostra squadra ai giocatori , ai tecnici , al Vice Presidente Di Grezia e al Presidente Pagano per l'ottimo risultato raggiunto.
Forza Regno delle Due Sicilie !! Avanti Sud!!
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SU "IL MEDIANO.IT" DI OGGI: LA NAZIONALE DELLE DUE SICILIE ALLA "VIVA WORLD CUP"

Cammino positivo al Mondiale “alternativo” per la selezione composta in gran parte da calciatori campani.

Chiusa, per la Nazionale del Regno delle Due Sicilie, la prima fase della “Viva World Cup”, la Coppa del Mondo di calcio per nazionali non riconosciute dalla Fifa che si sta disputando a Gozo, Malta. La compagine giallorossa, guidata in panchina da Michele Riviello, ha conseguito nelle due partite del proprio mini-girone una sconfitta e un successo. Pesante, la debacle (4-1) all’esordio contro la selezione del Kurdistan; soddisfacente, invece, la prestazione nel match vinto ieri per 1-0 contro la Provenza. Per l’approdo alle semifinali (previste per il 4 giugno) c’è da attendere il risultato della sfida diretta odierna tra le due avversarie di raggruppamento; si configura, per i giallorossi, un possibile “derby” nel turno successivo contro la Padania, campione in carica e già vincitrice del proprio girone.


Vero trascinatore della squadra, e marcatore in entrambi i match, è stato anche il giocatore più rappresentativo della selezione: Pietro Cappuccilli, 37 anni, vecchia conoscenza del calcio campano per i suoi trascorsi con le maglie di Casertana e Sant’Antonio Abate. Il fantasista è anche tra i pochissimi calciatori della compagine neoborbonica a non essere originario della Campania; la Nazionale delle Due Sicilie, fondata nel 2009 da Antonio Pagano e Guglielmo Di Grezia, attinge infatti a piene mani dalla nostra regione, schierando ragazzi nativi di tutte le province. Tra questi, anche diversi nomi noti del calcio nostrano, quali Enzo Lepre (attaccante classe ’89 del Gladiator, ex Sibilla), Enrico Velardi (centrocampista del Venafro, l’anno scorso a S. Antonio Abate) e Gianluca Esposito (difensore, anche lui quest’anno tra le fila dei bianconeri molisani, già alla Cavese e alla Nocerina). Ma la formazione comprende anche uomini tesserati per Aversa, Bojano, Paestum, Maddalonese, Sesto Campano. Per essi, vale il sogno di disputare un torneo internazionale, ancorchè non riconosciuto dalla massima organizzazione calcistica mondiale. Un sogno che, si spera, possa proseguire fino all’atto conclusivo, previsto per sabato 5 giugno.

LA ROSA
PORTIERI: Izzo (Venafro), Fiorenzano (Aversa)
DIFENSORI: Bagnara (S. Nicolò), Esposito (Venafro), Pipola (S. Felice), Balestra (Venafro), Paracolli (Gladiator), Maresca (Maddalonese), Valerio (Terracina)
CENTROCAMPISTI: Basso (Gladiator), Rea (Paestum), Velardi (Venafro), Capezzuto (Venafro), De Luca (Gladiator), Altieri (Bojano), Zamparelli (Gladiator)
ATTACCANTI: Di Giacomo (Pro Cisterna), Cappuccilli (Sezze), Bonavolontà (Gladiator), Lepre (Gladiator), Macari (Sesto Campano)
ALLENATORE: Michele Riviello

Autore: Vincenzo Cuccurullo

Fonte:Il mediano.it
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ANCHE THE WALL STREET JOURNAL PARLA DEL MONDIALE DI GOZO E DELLA NAZIONALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE


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